Willem Einthoven nacque a Semarang sull’isola di Giava, in Indonesia, allora territorio olandese, nel 1860. Frequentò l’università di medicina a Utrecht e ben presto iniziò i suoi studi e le sue sperimentazioni nel campo della fisiologia. Il suo interesse venne catturato dallo studio del cuore e in particolare dalle sue funzioni elettriche. L’intuizione di Einthoven fu quella di utilizzare il galvanometro, strumento di misura per la corrente inventato da Luigi Galvani, in ambito medico, per registrare i movimenti del cuore. Il galvanometro ovviamente doveva essere modificato per servire a questa funzione, diventare molto più sensibile. Ci vollero 3 anni di esperimenti e ricerche per poter ottenere questo risultato ma finalmente nacque il primo elettrocardiografo della storia. Lo strumento non era molto maneggevole, il prototipo pesava più di 300 kg e richiedeva per funzionare l'assistenza di 5 persone; il prelievo dei potenziali elettrici avveniva per mezzo di 3 elettrodi realizzati con dei recipienti metallici riempiti di acqua salata nei quali il paziente immergeva i due arti superiori ed il piede sinistro (triangolo di Einthoven); la registrazione del tracciato avveniva su una carta fotografica colpita da un flusso luminoso, modulato da un galvanometro a corda.
I miti legati all'attività del cuore risalgono a periodi antichi come quello greco. Galeno di Pergamo è stato un medico risalente al periodo dell'Antica Grecia, i cui punti di vista hanno dominato la medicina occidentale per tredici secoli. Secondo Galeno il cuore era il centro del calore innato ed era simile a una piccola fornace in cui l'intensità del fuoco è variabile. L'aria della respirazione polmonare alimenta il calore e lo mantiene in una corretta combustione, la espirazione ha invece un effetto attenuante. Se l'aria eccede, la combustione aumenta e il calore normale diventa febbre; se invece l'aria è scarsa, il fuoco viene attenuato e smette di entrare, si spegne e la vita finisce. Secondo queste antiche ipotesi, la vivificazione del sangue non viene effettuata nel polmone con gli scambi respiratori, ma nel cuore con la miscelazione del sangue, attraverso i pori immaginari invisibili del setto interventricolare. Oltre a questi, esiste una terza attivi...
Commenti
Posta un commento