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ELETTROCARDIOGRAFO - 01

elettrocardiògrafo s. m. [comp. Di elettro- e cardiografo]. –

Strumento per la registrazione delle correnti d’azione del muscolo cardiaco; è costituito da una coppia di elettrodi impolarizzabili di piombo o di argento, fissati a due punti opportuni del corpo, che fanno capo a un voltmetro registratore di grande sensibilità.

Dizionario Treccani

L’ elettrocardiografo è lo strumento medico indispensabile per l’esecuzione dell’elettrocardiogramma (ECG), un esame diagonistico che permette di registrare e riprodurre graficamente in un tracciato l’attività elettrica del cuore e verificarne pertanto il corretto funzionamento. Il tracciato ha solitamente un andamento caratteristico che muta in presenza di problemi o anomalie. I tratti che lo compongono si ripetono ad ogni ciclo cardiaco e sono definite onde.

L'elettrocardiografo è l'evoluzione elettrica del suo predecessore: il cardiografo.


Traduzioni: ing. electrocardiograph; fr. électrocardiographe; 

                   ted. elektrokardiograph

                    

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LE PAROLE NELLA STORIA - 24

  NGRAM VIEWER Termini: ELECTRODE , questo termine risulta complessivamente quello più popolare. Il primo sostanziale cambiamento lo si nota intorno al 1830, il motivo principale potrebbe essere l'emanazione delle leggi di Faraday nel 1833, dove vengono utilizzati appunto termini come elettrolita, elettrodo,... ELECTROCARDIOGRAM , in ordine il secondo termine più popolare; la prima salita nel grafico si ha intorno al 1910. Questo fenomeno è giustificato dalla produzione del primo ECG del 1903 di Einthoven. L'andamento maggiore rispetto alla curva di " ELECTROCARDIOGRAPH " è probabilmente dovuto dalla maggior popolarità del tracciato ECG rispetto all'ECG stesso.  ELECTROCARDIOGRAPH , il termine meno popolare, l'andamento della curva è anche qui dovuto alla sua creazione nel 1903.

LA SINTESI FINALE - 28

 L'elettrocardiografo (STEP - 01 ) è uno strumento di giovane origine, la sua prima apparizione si ha nel 1903 grazie all'inventore olandese Willem Einthoven (STEP - 09 ). Questa sua creazione seppur ancora in uno stato embrionale, gli valse il premio Nobel per la Medicina nel 1924. Einthoven pubblicò anche diversi articoli sull'interpretazione dei primi tracciati (STEP - 10 ), gli elettrocardiogrammi (STEP - 06 ).   Nonostante l'uomo si sia sempre interrogato sull'attività e la funzione del cuore (STEP - 07 ) solo nel XIX secolo si viene a scoprire della sua attività elettrica. La scoperta risale al 1844 quando Matteucci pubblicò il trattato di elettrofisiologia sull'attività elettrica della muscolatura cardiaca. Successivamente, anche grazie a queste scoperte, vennero pubblicate le leggi di Faraday (STEP - 24 ), andando a definire i primi elementi essenziali per la costruzione dell'ECG, come gli elettrodi. Subito dopo l'invenzione dello strumento si ha

PRINCIPIO FISICO - 05

Il principio su cui si basa la misurazione dell'attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico: l'insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze di potenziale che variano nello spazio e nel tempo e che possono essere acquisite tramite degli elettrodi . L'acquisizione della differenza di potenziale da parte di elettrodi posti sulla superficie corporea avviene grazie alla conducibilità del liquido interstiziale del corpo umano. Il segnale acquisito viene trasformato nel tracciato elettrocardiografico. Calcolo differenza di potenziale ΔV = V B - V A Wikipedia