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IL MITO - 07

I miti legati all'attività del cuore risalgono a periodi antichi come quello greco.

Galeno di Pergamo è stato un medico risalente al periodo dell'Antica Grecia, i cui punti di vista hanno dominato la medicina occidentale per tredici secoli. 

Secondo Galeno il cuore era il centro del calore innato ed era simile a una piccola fornace in cui l'intensità del fuoco è variabile. L'aria della respirazione polmonare alimenta il calore e lo mantiene in una corretta combustione, la espirazione ha invece un effetto attenuante. Se l'aria eccede, la combustione aumenta e il calore normale diventa febbre; se invece l'aria è scarsa, il fuoco viene attenuato e smette di entrare, si spegne e la vita finisce. Secondo queste antiche ipotesi, la vivificazione del sangue non viene effettuata nel polmone con gli scambi respiratori, ma nel cuore con la miscelazione del sangue, attraverso i pori immaginari invisibili del setto interventricolare.

Oltre a questi, esiste una terza attività fondamentale nel sistema fisiologico di Galeno: alcuni dei rami arteriosi che iniziano dal cuore con il sangue ricco di spirito vitale raggiungono il cervello, dividendosi in una rete molto sottile dove nasce lo spirito animale, eterea sostanza che si diffonde in tutto il corpo attraverso i nervi.





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LE PAROLE NELLA STORIA - 24

  NGRAM VIEWER Termini: ELECTRODE , questo termine risulta complessivamente quello più popolare. Il primo sostanziale cambiamento lo si nota intorno al 1830, il motivo principale potrebbe essere l'emanazione delle leggi di Faraday nel 1833, dove vengono utilizzati appunto termini come elettrolita, elettrodo,... ELECTROCARDIOGRAM , in ordine il secondo termine più popolare; la prima salita nel grafico si ha intorno al 1910. Questo fenomeno è giustificato dalla produzione del primo ECG del 1903 di Einthoven. L'andamento maggiore rispetto alla curva di " ELECTROCARDIOGRAPH " è probabilmente dovuto dalla maggior popolarità del tracciato ECG rispetto all'ECG stesso.  ELECTROCARDIOGRAPH , il termine meno popolare, l'andamento della curva è anche qui dovuto alla sua creazione nel 1903.

LA SINTESI FINALE - 28

 L'elettrocardiografo (STEP - 01 ) è uno strumento di giovane origine, la sua prima apparizione si ha nel 1903 grazie all'inventore olandese Willem Einthoven (STEP - 09 ). Questa sua creazione seppur ancora in uno stato embrionale, gli valse il premio Nobel per la Medicina nel 1924. Einthoven pubblicò anche diversi articoli sull'interpretazione dei primi tracciati (STEP - 10 ), gli elettrocardiogrammi (STEP - 06 ).   Nonostante l'uomo si sia sempre interrogato sull'attività e la funzione del cuore (STEP - 07 ) solo nel XIX secolo si viene a scoprire della sua attività elettrica. La scoperta risale al 1844 quando Matteucci pubblicò il trattato di elettrofisiologia sull'attività elettrica della muscolatura cardiaca. Successivamente, anche grazie a queste scoperte, vennero pubblicate le leggi di Faraday (STEP - 24 ), andando a definire i primi elementi essenziali per la costruzione dell'ECG, come gli elettrodi. Subito dopo l'invenzione dello strumento si ha

PRINCIPIO FISICO - 05

Il principio su cui si basa la misurazione dell'attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico: l'insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze di potenziale che variano nello spazio e nel tempo e che possono essere acquisite tramite degli elettrodi . L'acquisizione della differenza di potenziale da parte di elettrodi posti sulla superficie corporea avviene grazie alla conducibilità del liquido interstiziale del corpo umano. Il segnale acquisito viene trasformato nel tracciato elettrocardiografico. Calcolo differenza di potenziale ΔV = V B - V A Wikipedia