I miti legati all'attività del cuore risalgono a periodi antichi come quello greco. Galeno di Pergamo è stato un medico risalente al periodo dell'Antica Grecia, i cui punti di vista hanno dominato la medicina occidentale per tredici secoli. Secondo Galeno il cuore era il centro del calore innato ed era simile a una piccola fornace in cui l'intensità del fuoco è variabile. L'aria della respirazione polmonare alimenta il calore e lo mantiene in una corretta combustione, la espirazione ha invece un effetto attenuante. Se l'aria eccede, la combustione aumenta e il calore normale diventa febbre; se invece l'aria è scarsa, il fuoco viene attenuato e smette di entrare, si spegne e la vita finisce. Secondo queste antiche ipotesi, la vivificazione del sangue non viene effettuata nel polmone con gli scambi respiratori, ma nel cuore con la miscelazione del sangue, attraverso i pori immaginari invisibili del setto interventricolare. Oltre a questi, esiste una terza attivi